Non siamo più noi stessi

Non siamo più noi stessi racconta la storia struggente di Eileen Tumulty, figlia di immigrati irlandesi del Queens, che da sempre sogna un futuro migliore, lontano dalla madre alcolista e dal padre operaio.
Eileen sposa Ed Leary, uno scienziato dai modi gentili che indaga gli effetti degli psicofarmaci sul cervello. Non le ci vuole molto per capire che Ed rinuncia volentieri a lavori meglio remunerati, a una casa più grande, ad amicizie più stimolanti, per dedicarsi anima e corpo alla ricerca e all’insegnamento. Così, dopo la nascita del figlio Connell, Eileen decide che tocca a lei lottare per il benessere della famiglia.
Risparmiando parte del suo salario da infermiera, riesce ad aprire un mutuo per una casa a Bronxville, un quartiere ricco di condomini signorili e di antiche dimore Tudor, ma proprio quando finalmente il suo sogno sembra avverarsi, la famiglia viene messa a dura prova da un feroce colpo del destino.
È qui che si aprono le pagine più toccanti del romanzo di Matthew Thomas, che ritrae uno dei personaggi femminili meglio riusciti della narrativa contemporanea. La vita vera, coi suoi sogni e le sue disillusioni, i suoi trionfi e le sue cadute, i suoi «misteri della mente e del cuore» (Joshua Ferris), irrompe nella letteratura attraverso la figura di Eileen Tumulty.
Balzato subito ai primi posti della classifica dei bestseller del New York Times, l’opera è stata accolta dalla critica come uno dei libri più belli dell’anno, una storia magnificamente scritta che, attraverso la vita di una coppia alle prese con una sorte crudele che minaccia di cancellare i suoi anni felici, narra delle speranze e dei disincanti, delle promesse mantenute e di quelle accantonate del grande sogno americano.

Titolo	Non siamo più noi stessi
Autore	Matthew Thomas
Editore	Neri Pozza Editore
Pagine	640

Titolo

Non siamo più noi stessi

Autore

Matthew Thomas

Editore

Neri Pozza Editore

Pagine

640

UN LIBRO SU UNA VITA CHE RACCONTA LA VITA DIECI ANNI SPESI BENE PER MATTHEW THOMAS

Un romanzo sulla famiglia , sulla malattia , sugli atti mancati , sulle cose che potevano essere e non sono state . La protagonista e’ Eileen,nata a New York nella prima metà del XX secolo da genitori irlandesi entrambi tendenti all’alcoolismo . La sua infanzia e’ molto dura e fa crescere in lei il desiderio di benessere e rispettabilita’ che spesso supera i confini dell’arrivismo sociale . Studia da infermiera ( anche se sognava una carriera da politico o da avvocato ) ed incontra Ed uno scienziato bello , intelligente , ” perbene ” Sì sposano , hanno un figlio , lei diventa capo infermiera . Lui , invece di puntare all’incarico di preside di facoltà ed avviarsi in un percorso che prevede anche robusti riconoscimenti economici , preferisce concentrarsi sulle ricerche sul cervello e sui suoi studenti. Settanta anni di vita, di cambiamenti , di vicissitudini. Settanta anni di America , di New York ,di Occidente . Il respiro del romanzo di Thomas e grande , ricorda i grandi narratori americani da Singer a Dos Passos passando per Steinbeck. I temi non sono banali : immigrazione , famiglia , malattia. Un mondo irlandese trapiantato a New York, il difficile rapporto tra tradizione e modernità . La famiglia , insieme nucleo protettivo e prigione dalla quale scappare in fretta . E infine la malattia , devastante intrusione nella vita cui va contrapposta una strategia di gestione . Nel romanzo di Thomas protagonista e’ la vita, un vita che si sviluppa e si muove con sviluppi e cadenze propri . Una vita che va dove gli pare. L’editore ci fa sapere che Thomas ha impiegato dieci anni della sua vita e del suo talento per completare questo libro : non poteva che essere così . Un romanzo intenso , pregno , profondo capace di prenderci per mano e portarci lontano nella New York degli anni 40 e in quella del duemila e di traghettarci attraverso tutte le mille difficoltà della vita :famiglia , affetti, lavoro , malattia, paure , ansie , guai. E’ un libro su una vita che racconta la vita. Grazie Thomas, dieci anni spesi bene.